La formazione continua o life long learning1 è un percorso che accompagna la carriera di ogni professionista. In particolare, gli avvocati sono continuamente chiamati ad aggiornarsi in quanto le leggi cambiano e subiscono modifiche nel tempo.
Come stabilito dal Codice Deontologico Forense2, gli avvocati e tutti coloro che appartengono alla disciplina sono tenuti al:
- Dovere di diligenza (art. 8)
- Dovere di competenza (art. 12)
- Dovere di aggiornamento professionale (art.12).
Inoltre, la legge del 31 dicembre 2012, n°2473: Nuova disciplina dell’ordinamento della professione forense, stabilisce espressamente:
“L’avvocato ha l’obbligo di curare il continuo e costante aggiornamento della propria competenza professionale al fine di assicurare la qualità delle prestazioni professionali e di contribuire al migliore esercizio della professione nell’interesse dei clienti e dell’amministrazione della giustizia”
Cos’è la formazione continua
Il Codice Deontologico Forense (C.F.N.) all’articolo 1, comma 4, fornisce una chiara definizione della formazione professionale specificando che questa riguarda ogni attività volta ad approfondire ed accrescere le competenze professionali.
Gli avvocati devono quindi partecipare regolarmente ad eventi formativi accreditati. La partecipazione permette alla categoria di acquisire crediti formativi, i quali non solo consentono di rimanere aggiornati ma anche di mantenere l’iscrizione all’albo.
A quali attività formative partecipare
L’avvocato può scegliere autonomamente quali corsi frequentare, l’unica condizione è che si acquisiscano i crediti richiesti.
La formazione continua riguarda tutti gli avvocati da eccezione di chi:
- È iscritto all’albo da almeno 25 anni;
- Ha compiuto il sessantesimo anno di età;
- È sospeso dalla professione per incarico istituzionale;
- È docente o ricercatore nelle università.
Per tutti gli altri, non frequentare le attività formative costituisce un illecito (art. 6 comma 2 del C.N.F).
Temi trattati nei corsi di formazione continua
Le conoscenze acquisite durante i percorsi universitari sono, dunque, un requisito imprescindibile ma non sufficiente per esercitare la professione di avvocato.
I corsi di formazione continua, in genere, gravitano attorno a temi quali:
- Tecniche di persuasione;
- Informatica giuridica;
- Scienze sociale;
- Gestione delle controversie;
- Organizzazione del lavoro;
e sono svolti sotto forma di: corsi di aggiornamento, seminari, convegni, dibattiti o tavole rotonde.
In conclusione, l’obbligo di formazione continua per gli avvocati è previsto per due motivi:
- Mantenere e aggiornare le competenze già acquisite;
- Acquisire nuove competenze e metodologie portate dall’evoluzione della disciplina.
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